Da tempo i nostri sforzi si sono indirizzati nella creazione di un sistema che potesse “far parlare” tra loro i protocolli digitali radioamatoriali più diffusi, ovvero DSTAR – DMR – C4FM. Questo principalmente per arginare la diaspora dei vari colleghi e amici in singoli separati network con il rischio di non sentirci più e, in secondo luogo, poter “uscire di casa” magari portandoci dietro un solo apparato radio potendo comunque comunicare con tutti, indipendentemente dalla modalità in uso. La sfida si è dimostrata interessante e ci ha portato soddisfazione nella realizzazione e nuove conoscenze tecniche, principalmente nell’utilizzo di software che sono nati per operare in autonomia nel proprio network e che invece sono stati combinati (e modificati) per una integrazione, la più ottimale possibile. Incoraggiati da tanti colleghi (i più) nel proseguire questa strada (ma anche osteggiati da taluni “puristi” e “salottieri” che si sono visti infilare nel proprio protocollo preferito orde di barbari utilizzatori di altri sistemi) possiamo oggi, a fine 2018, affermare che questa realtà multiprotocollo digitale radioamatoriale funziona e viene replicata non solo nella nostra regione ma anche nel resto d’ Italia. Prima di spiegare nel dettaglio l’operatività della soluzione, alcune premesse per una corretta fruibilità delle risorse impiegate.

Cosa occorre tenere a mente prima di fare QSO (e durante):

  • conoscere se il ponte ripetitore sul quale stiamo operando è interconnesso al multiprotocollo
  • effettuare le opportune registrazioni nei network DSTAR e DMR sugli appositi siti web, anche se non dotati di tali apparati
  • fare ascolto su tale impianto ripetitore e assicurarci di transitarvici bene, ovvero con un buon impegno/segnale/qualità audio
  • parlare di multiprotocollo significa “collegamento di server e sistemi hardware”, connettività di rete diverse tra loro con diversi tempi di risposta
  • attendere almeno 5/6 secondi tra un passaggio e l’altro e indicare chiaramente a chi diamo la parola
  • essere consapevoli che stiamo parlando contemporaneamente su decine di ponti ripetitori e quindi che stiamo “monopolizzando il sistema”
  • conoscere i pregi e difetti dei protocolli in essere, le necessità e configurazioni dei vari apparati ricetrasmittenti
  • avere pazienza e voglia di imparare, siamo radioamatori e sperimentatori, e amici
  • volontà di aiutare il prossimo e correggerci e correggere quanto non è perfettamente funzionale (migliorare l’audio della trasmissione, etc.)
  • documentarsi sui siti web e chiedere ai colleghi, il sistema cresce e si perfeziona/funziona con la partecipazione di tutti gli utilizzatori
  • … se premiamo il PTT parliamo! è brutto e noioso vedere “colpi di portante” a vuoto

Dopo la doverosa premessa passiamo a comprendere come è organizzato il multiprotocollo Toscana e dal quale, in linea di massima, facilmente potremo adattare queste informazioni ad altre realtà operative. Suddivideremo gli “ingressi al multiprotocollo” per modalità di trasmissione. Chiaramente ogni protocollo digitale ha tante e interessanti caratteristiche che non analizzeremo in questo contesto ma ci limiteremo alle impostazioni “base” per operare sul network.

DSTAR

I ponti ripetitori DSTAR connessi al modulo R (Toscana) dei Reflector XLX039 e XLX033 (server dotati di transcodifica hardware) sono accessibili semplicemente impostando nella configurazione i parametri RPT1 e RPT2 con l’identificativo (Callsign) del ripetitore/modulo di banda e ripetitore/gateway. Un pratico esempio: RPT1 => IR5UBO B (B = ponte in UHF, C = ponte in VHF, devono essere 8 caratteri in totale e il modulo l’ultima lettera) e RPT2 => IR5UBO G (G = Gateway). Lasciare nel campo UR il valore CQCQCQ, nel MYCALL inserire il proprio nominativo (già registrato sulla rete DSTAR). Non occorre altro, possiamo verificare se premendo il PTT si transita sul multiprotocollo visionando la dashboard del reflector XLX039 da questo indirizzo URL. NotaBene: Controllare sempre che il ponte ripetitore in uso sia quindi collegato ai server indicati e sul modulo R. Se il ponte ripetitore DSTAR non fosse connesso al modulo R posso inviare il comando XRF039RL al posto di CQCQCQ, il ponte mi dovrà rispondere (se correttamente configurato e aggiornato/manutenuto) con la connessione avvenuta, e potrò utilizzare nuovamente CQCQCQ.

Il Server Reflector XLX039 è collegato direttamente per il flusso dati del multiprotocollo Toscana al server BrandMeister Italia 2222 attraverso l’uso del TG (Talkgroup) zonale 2225 e viene smistato verso gli altri sistemi interconnessi. Quindi, in sintesi, parlando sul modulo R in DSTAR, la nostra voce verrà “transcodificata” grazie ad opportuno hardware dedicato e adattata ad essere processata per gli altri protocolli digitali.

DMR

I network DMR sono gestiti in condivisione dei flussi dati tra BrandMeister Italia e DMRPlus Italia. Per entrare nel multiprotocollo Toscana occorre solo usare sui ponti ripetitori DMR connessi a queste due reti il TG 2225 (SLOT 2). In Toscana questo TG è messo “statico” su tutti i ripetitori; questo significa che arriva sempre senza richiederlo manualmente. In ogni caso, sulla rete BrandMeister, a richiesta quindi “on demand” è possibile utilizzarlo da ogni ponte ripetitore italiano. In sintesi, se uso il TG 2225 da un ponte DMR/BrandMeister sono direttamente sul multiprotocollo Toscana (apro una finestra di 10 minuti), se uso lo stesso TG dalla rete DMRPlus passo prima dal C4FM e arrivo nel multiprotocollo Toscana (in questo caso, fuori dalla nostra regione, la “finestra” rimane aperta fino a quando c’è traffico poi il ponte torna in RX ascolto sui TG statici impostati). In entrambi i casi, tra DMR e C4FM, non e’ necessaria attività di transcodifica, diversamente questa viene attivata verso il DSTAR. Per una completa visione dei sistemi Server DMR toscani è possibile controllare lo stato del TUSCANY2 (dedicato ai ponti ripetitori) e il TUSCANY (per hotspot e interconnessioni con altri TG zonali). Operativamente il server TUSCANY2 ha una connessione diretta con il server BrandMeister Italia con il quale condivide i TG regionali 223x-224x e con il server DMRPlus IT con il quale condivide i TG regionali e zonali. Questa condivisione tra le reti principali italiane pemette, indifferentemente dove il ponte DMR sia connesso, di poter sfruttare le medesime risorse, a beneficio completo dell’utilizzatore.

–Nota: il multiprotocollo non deve essere vissuto come una imposizione ma come una opportunità di ritrovo, indipendentemente dagli apparati e reti in uso. Ad esempio i ponti DSTAR possono essere disconnessi dal modulo e addirittura lavorare in locale se ho necessità del ponte per un mio utilizzo momentaneo. Per quanto concerne il DMR (rete BrandMeister e DMRPlus) è prassi l’uso dei TG, anche assegnati staticamente (soprattutto su rete DMRPlus, anche se sarebbe buona norma spostare il discorso sull’utilizzo dei reflector, ma è un’altra storia). Questo per avere un concetto “unico” dell’utilizzo dei sistemi e delle reti, ovvero un solo TG (es. il 2225) che funziona indifferentemente su entrambe le reti. Ma allo stesso tempo, se ho necessità di “impadronirmi” dell’uso del ripetitore (rete DMR+), sappiamo che ogni flusso ha una tempistica: attendo quindi che termini la voce/flusso sul mio ponte, poichè deve esserci sempre un po’ di tempo tra un passaggio e l’altro, e premo per 15 secondi il nuovo TG che voglio andare ad usare (es. il TG 2241 SOLO DMR, regionale Toscana condiviso tra BM e DMR+). Così facendo NON mi arriverà più il flusso del TG 2225 e potrò parlare sul nuovo TG 2241. Chiaramente se lascerò per 30 secondi totale assenza di flusso/traffico voce il ponte ripetitore si rimetterà in ascolto su quanto gli arriverà dal network e/o riprenderà il QSO presente sul 2225. Consiglio, per prendere pratica, di operare inizialmente guardando il comportamento dei sistemi dal PC/Dashboard.

C4FM

I sistemi (impianti ripetitori) configurati in C4FM possono dialogare nel network multiprotocollo. Esistono due piattaforme: una denominata YSF (software open source) e una Wires-X (Yaesu ufficiale). I ripetitori e nodi/hotspot collegati al reflector Toscana YSF con numerazione #26045 (questo l’ URL della dashboard) ricevono il flusso dati da BrandMeister (quindi il DSTAR e le altre connessioni) ed interagiscono con la rete DMRPlus Italia a mezzo del TG 2225, il collettore dell’intero sistema. Fisicamente il Reflector C4FM YSF IT-GRF-YSF Toscana è collegato direttamente con il Server TUSCANY. Contemporaneamente, lato Wires-X, un server (ID o Room #41898) appositamente configurato gestisce le connessioni “ufficiali” dei ponti e nodi Yaesu e condivide, a mezzo BrandMeister, il collegamento con l’intero network. Quindi, ancora una volta, il traffico generato “lato Yaesu” si trova a passare sulla piattaforma DMR per poi arrivare sul DSTAR. Tale configurazione permette, in caso di problemi o disturbi, una pronta disconnessione per arginare il problema. NotaBene: anche se il protocollo C4FM non prevede registrazioni, confluendo sul multiprotocollo si arriva a confrontarci con i sistemi DMR e DSTAR nei quali la registrazione sui relativi network è obbligatoria, quindi provvedere.

Una piccola appendice, riferita ai sistemi C4FM. Se ci troviamo ad utilizzare un ponte ripetitore connesso ad un reflector YSF e vogliamo “cambiare room” ovvero connetterlo ad un’altra stanza (es. passare da il nostro reflector Italia al reflector Toscana), semplicemente sul ricetrasmettitore Yaesu FT-70D è possibile dare la seguente sequenza di comandi:

  • posizionare la radio in modalità WIRES. Lo fai mettendo la tua radio in “DN” (Digital Narrow) usando il pulsante “MODE”
  • si accede a WIRES premendo momentaneamente il pulsante “F”, quindi il pulsante “AMS”. Vedrete “WIRES” scorrere sullo schermo LCD
  • ruotare la manopola di sintonia di un passo in senso antiorario finché il display non visualizza “*—–“
  • digitare il numero della stanza YSF desiderata e premere il pulsante “AMS”
  • il 70D mostrerà “CONECT”
  • per sollegare il ripetirtore: dopo averlo interrogato con la procedura F+ AMS (FT-70) oppure il tasto X sulle altre radio, premere *

Come si evince, anche se spiegato in maniera semplice, il sistema multiprotocollo non è banale e richiede particolare attenzione e controllo. Ricordiamo che è formato da software diversi che, con vari artifici, riescono a dialogare tra loro. Ogni impianto, relativamente al proprio protocollo, può collegarsi ad uno specifico server/Reflector e dialogare con l’intero network. Fondamentale il buon funzionamento della connettività di ogni singolo partecipante, pena la presenza di ritardi nei flussi e possibili “accavallamenti” nei QSO.

Buon divertimento, David IK5XMK [ ik5xmk aT gmail dOt com]

In aggiunta, anche se sarà oggetto di un prossimo articolo in maniera più dettagliata: il multiprotocollo è stato esteso anche a livello “nazionale” attraverso una serie di condivisioni tra server/Reflector dedicati alla transcodifica. Il modulo interessato per la parte DSTAR è il B, quindi i ponti dovranno essere connessi su XLX039/B, XLX033/B, etc. Lato DMR si userà il TG 22292 su rete BrandMeister e TG 90 su rete DMRPlus. Lato C4FM vi è un apposito Reflector YSF da collegare: #86968 (IT GRF-YSF2).

Di ik5xmk