Il titolo del presente post è volutamente polemico, ed ha una semplice risposta: SI! La registrazione al network DSTAR VA FATTA se si utilizzano apparati DSTAR oppure anche solo se si entra su sistemi multiprotocollo dove più reti, fra cui quella DSTAR, interagiscono fra loro. Vediamo in dettaglio le motivazioni per poi giungere ad una seconda questione che da spunto ad un secondo titolo: DSTAR, bloccare o non bloccare, questo è il problema.

La registrazione DSTAR.

A meno che non si acquisti un apparato ICOM DSTAR e lo si usi solo in modalità analogica, il flusso digitale uscente dal nostro apparato viene inoltrato verso sistemi (ripetitori, server, reflector) che formano un network, mondiale. Fin dal suo inizio (il DSTAR ha fatto da apripista ad altri protocolli) il “passaggio” della nostra voce in digitale sui sistemi ICOM prevedeva che quest’ultimo conoscesse la nostra presenza e di conseguenza, come si dice in gergo, che il nostro nominativo radioamatoriale fosse presente nel database. Diversamente: NON SI PASSA. Possiamo immaginare che la registrazione andasse (almeno inizialmente) di pari passo alla prima configurazione del ricetrasmettitore, per poter parlare con altri colleghi. Quindi tolgo il ricetrasmettitore dalla scatola, inizio a leggere il manuale (pochi lo fanno purtroppo…)  e vado su internet a cercare dove inserire i miei dati per entrare nel mondo DSTAR a testa alta. Cerco a casaccio ? NO. La registrazione va fatta presso un Gateway (si chiamano così) a noi vicino, se non altro per facilmente dialogare con il gestore del server in caso di problemi. Inoltre la registrazione deve essere UNICA; se riscontro problemi non devo andare su di un altro Gateway a farne una nuova. L’elenco dei sistemi Gateway attivi si rileva da questo link:

GATEWAY DSTAR

Trovato il sistema con “il pallino verde” e che inizia con IR (nominativo italiano ufficiale di ponte ripetitore), attivo e vicino a me, mi viene in ausilio un secondo link dove posso rilevare la pagina di registrazione oltre ad altre utili informazioni, come a chi chiedere se sbaglio qualcosa:

RIPETITORE – GATEWAY ABILITATO

In sostanza: non tutti i Gateway hanno il relativo ripetitore ICOM attivo ma questo non ci interessa. A noi preme entrare su di una pagina informativa che parli di registrazione, come questa:

Ci siamo! Adesso possiamo recarci sulla pagina dedicata alla registrazione nel Gateway e procedere facendo click su REGISTER per effettuare la nostra UNICA e PRIMA registrazione. Ci verrà richiesto il nostro nominativo radioamatoriale, nome, indirizzo di posta elettronica e password per questa procedura. Memorizzare questi parametri perchè potranno esserci di aiuto in seguito; soprattutto fornire una mail valida ed operativa, fondamentale per completare la procedura ricevendo alla fine una richiesta di conferma.

Se tutto questo ci spaventa non dobbiamo fermarci, alcuni colleghi si offrono di procedere (date tempo, è pur sempre un hobby) al nostro posto (siamo radioamatori e dobbiamo aiutarci, ma anche sforzarci di apprendere nuove informazioni) ed occorre solo compilare il modulo presente su questa pagina:

Torniamo alla procedura di registrazione. Cosa vuol dire “terminali” e “/H”, “/P”, etc. ? Se ci registriamo (ed arriviamo in fondo correttamente), noi siamo un “terminale” per il network DSTAR (ci viene assegnato un IP in classe privata proprio per le funzioni di routing), come anche il nostro ricetrasmettitore portatile ( /P appunto ) o Hotspot ( /H ) se li possediamo. Servono ? Fino ad un certo punto: agli albori si parlava molto di callrouting e una chiamata (privata) da una stazione fissa (terminale senza lettere) ad un portatile (terminale /P) incuriosiva anche se poco praticata. Ma se il ripetitore che usiamo non ha nominativo IR ufficiale e non ha porte dedicate con NAT sul router, questa funzione non è operativa ed oggi con i sistemi “home made” (es. MMDVM) e con connessione 4G (anche per i ripetitori in postazione, spesso impossibile fare NAT alle porte richieste se usate connessioni cellulari) il callrouting ha perso molta efficacia. Inoltre se non abbiamo apparati DSTAR ma la registrazione ci serve solo per il multiprotocollo, omettiamo la richiesta di lettere aggiuntive.

Esempio di corretta registrazione al network DSTAR:

C’è il terminale primario ? SI, quindi appena il record si sarà propagato sull’intero network (generalmente 1 giorno dall’effettiva registrazione) potrò operare sui vari sistemi. La verifica di un nominativo e relativa registrazione può avvenire su vari Gateway e sistemi preposti. Ecco una pagina di verifica raggiungibile anche dal reflector italiano XLX039.

Sui nuovi Gateway G3 è possibile richiedere la registrazione di un terminale con funzionalità AP (Access Point). Questa funzione, sui nuovi ricetrasmettitori ICOM, permette di “trasformare” un apparato radio in un “punto di accesso”, ovvero un nodo. Quindi con un ricetrasmettitore portatile DSTAR potrò entrare nel raggio di azione del nodo attivato (Access Point) e da quest’ultimo collegare il resto del network. Vedere i relativi manuali degli apparati per queste funzionalità. Di seguito viene mostrato un nominativo con attivo il terminale AP:

Se invece la procedura di registrazione non viene terminata correttamente il nominativo è orfano; non ha terminali assegnati, come l’esempio seguente (ad oggi) di vari nominativi non completi su di un Gateway (ce ne sono molti in questa situazione…) o con multiple registrazioni :

Nello specifico, ricercando un singolo nominativo della lista (sono semplici esempi ricavati al momento della scrittura di questo articolo, la situazione può essere cambiata):

Cosa occorre fare ? Usando i dati memorizzati (questo il motivo della conservazione) entrare nuovamente nella procedura e ultimarla. Oppure contattare il gestore del Gateway dove è stata avviata la registrazione affinchè provveda alla chiusura dell’operazione (o alla eliminazione della stessa). Qualora non sia possibile aggiornare o far cancellare la registrazione non andata a buon fine è possibile scrivere al  Team Trust Server e chiedere la cancellazione di quella non più modificabile. La mail è questa: trust-server-admins@dstarusers.org

Una registrazione NON ULTIMATA non assicura la presenza nel database mondiale DSTAR. In ogni caso va corretta e NON avviata una seconda registrazione. Di seguito un esempio di multiple registrazioni (su tre GATEWAY): questa prassi oltre che essere NON CONFORME crea confusione e disallineamento nel database mondiale. US Trust non gradisce proprio perchè viene compromesso il Callrouting (anche in questo caso è solo un esempio pubblico preso tra tanti):

Oggi il “peso della registrazione” ha perso un po’ della sua blasonatura perchè sistemi ICOM (ripetitori) ve ne sono sempre meno (costosi, poco flessibili) in giro, e hanno lasciato la strada ad impianti autocostruiti, molto meno esigenti anche in fatto di registrazione. Idem per i software (reflector) che gestiscono le interconnessioni dei vari ponti. Ma questo non deve essere motivo per non registrarsi perchè, funzionalmente parlando, l’uso (od il passaggio) su di un network prevede l’osservanza delle regole del network stesso e comunque ancora ci sono impianti ICOM attivi dove non verremmo ascoltati, creando appunto problemi al network. Arriviamo dunque alla seconda domanda: DSTAR, bloccare o non bloccare, questo è il problema.

Alcuni gestori di server reflector interrogano il database mondiale e se il nominativo in transito non è presente, viene bloccato. E’ vero che si tratta di un requisito importante, fondamentale, la registrazione al mondo DSTAR, non ci sono dubbi. Ma è altresì vero che per vari motivi (come anche sopra esposto) la funzione Callrouting è ricoperta di polvere (parte della responsabilità è assunta proprio ai gestori di impianti ripetitori e non sull’utilizzatore finale) e comunque l’assenza della stessa non è vincolante per l’esercizio di un normale QSO. Anzi, se un nominativo NON registrato viene evidenziato sulle dashboard dei reflector, oltre che indottrinato dai colleghi del QSO sulla corretta pratica e invitato a procedere con quanto necessario, avremo un utilizzatore in più del sistema digitale. Non tutti siamo “sistemisti” e informatici esperti, e questo va ricordato a molti gestori dei server che stanno nelle retrovie, ma anzi siamo Radioamatori dove il supporto IN RADIO oltre che un dovere diventa anche un piacere. Se un nominativo viene bloccato difficilmente riuscirò a parlare e/o mettermi in contatto con il collega bisognoso di aiuto o che semplicemente ignora la corretta prassi esecutiva. E non tiriamo sempre su muri con l’etichetta “prima di usare deve imparare” perchè alla fine è un hobby e non una professione, dove invece mi troverei d’accordo nel pretendere certe conoscenze. Ma anche in questo hobby l’arroganza spesso trova terreno fertile, e semplice è bloccare qualcuno rispetto a sottolineare la mancanza di un requisito. Oltremodo in network aperti come il DSTAR non si limitano i problemi filtrando chi può passare ma si colpevolizza solo l’inesperienza o l’ignoranza, lasciando ampio bacino operativo comunque a chi i disturbi vuole arrecarli veramente, ed ha le conoscenze per farlo.

Nella speranza di aver contemplato le varie necessità espositive ed operative, sono disponibile a qualsiasi approfondimento anche inserendo aggiunte al testo di questo articolo.

Buon divertimento con il DSTAR (e non solo), Roberto IZ5ILH [ iz5ilh@yahoo.it ]

Di ik5xmk