Se già abbiamo operativo un Reflector YSF sul quale colleghiamo hotspot e ponti ripetitori C4FM con il protocollo MMDVM, il passaggio è breve per interfacciare questo sistema al DMR e quindi creare una soluzione unica affinchè chi trasmette in C4FM possa fare QSO con chi invece opera in DMR, e viceversa. Non è richiesto hardware di transcodifica. La premessa è che i sistemi ove girano questi software siano server professionali (es. VPS in Cloud), con connettività dedicata di buona qualità, IP statico e sistema operativo Linux (preferibilmente Debian). Occorrono buone basi informatiche affinchè non solo la prima implementazione possa essere effettuata correttamente , ma anche gli aggiornamenti futuri e il controllo periodico di funzionalità, con la consapevolezza di dove intervenire in caso di problemi. L’interfacciamento tra reti diverse è operazione da effettuarsi “con metodo e cognizione”, interpellando sempre prima il responsabile del server/network al quale rivolgiamo la nostra attenzione, e solo su sua approvazione agire. Non ci soffermeremo sul significato delle singole istruzioni, se già è stato attivato un Reflector YSF si presuppone sapere come muoverci.

Primo step, scarichiamo il software direttamente sul server Linux ove gira il Reflector YSF

Il software open source che permette la veicolazione del flusso YSF/C4FM verso il DMR si chiama YSF2DMR ed è scaricabile, semplicemente con wget, da questo url: https://github.com/juribeparada/MMDVM_CM

Dopo aver compilato il software si suggerisce di copiare il file di configurazione sotto /etc (/etc/YSF2DMR.ini) e l’eseguibile sotto /usr/local/bin (/usr/local/bin/YSF2DMR). Può essere comodo approntare nella stessa dir del programma un piccolo script (con i diritti di avvio) per l’esecuzione dello stesso, script che andrà eseguito in /etc/rc.local (prima di exit 0) all’avvio del sistema.

riga in /etc/rc.local per lo startup all’avvio del server

script (runYSF2DMR) per l’esecuzione del software

Secondo step, la configurazione di YSF2DMR.ini

La configurazione di YSF2DMR.ini va processata riga dopo riga inserendo i valori relativi ai nostri sistemi, in particolare la sezione YSF che identifica come questo software si interfaccia al Reflector YSF operante sullo stesso server (controllare le porte attive in YSFReflector.ini precedentemente configurato). Il valore di Callsign sarà quanto mostrato sulla dashboard del Reflector YSF (come gateway) ed identificherà proprio questa connessione, tra YSF e DMR.

Proseguendo, nella sezione DMR andrà implementato un ID valido (anche il proprio o quello di un ripetitore) che verrà usato per l’accesso al network DMR. Se chi utilizza il C4FM e quindi il Reflector YSF non ha la registrazione su rete DMR verrà mostrato questo ID/Callsign. In tal caso SUBITO andrà avvisato il collega di provvedere nella registrazione necessaria, ma potrà farsi ascoltare già sulla rete DMR grazie all’ ID inserito. A seguire i parametri per la connessione al server IPSC2-TUSCANY della rete DMRPlus, ogni network necessiterà degli opportuni valori. Tralasciamo la connessione verso XLX/DStar che necessità, giocoforza, di un sistema di transcodifica attivo. Questo parametro StartupDstId=2225 è molto importante perchè è quello che seleziona il TG ove indirizzare il flusso in arrivo da YSF. Anche in questo caso è opportuno PRIMA sentire il sysop del server DMR per evitare problemi al network e comunque utilizzare dei TalkGroup abilitati al multiprotocollo, se non specificatamente creati.

Le successive due sezioni si riferiscono alla gestione del file DMRIds.dat da collocare nella directory del programma (file che permette l’associazione nominativo/ID DMR) e al file di log.

Il file DMRIds.dat può essere generato con questo comando (o preparando opportuno script), da inserire in cron per l’esecuzione automatica:

L’ultima sezione che incontriamo è relativa al passaggio dei dati al server APRS. E’ possibile specificare un nominativo (e relativa password generata da apposita procedura presente su internet) per l’autenticazione al network APRS. Se non necessitiamo di questa funzione è possibile disabilitare questa trasmissione impostando Enable=0

Ultimo passaggio, avviare il software

A configurazione ultimata dopo aver salvato il file, se già in esecuzione il Reflector YSF, si può lanciare il link con il comando

/usr/local/bin/YSF2DMR /etc/YSF2DMR.ini &

(programma e — separato da uno spazio — come argomento il file di configurazione, terminando con & per farlo residente). Parlando in C4FM sul Reflector YSF si dovrà assistere al passaggio del nostro flusso sulla dashboard del server DMR, e viceversa.

Alcune raccomandazioni:

  • se già attivi questi link e reflector, sfruttare quanto già in essere, più sistemi attivi ci sono e più critica può essere la situazione
  • interfacciarsi con i gestori dei network, pena il blocco della connessione se non autorizzata per prevenire malfunzionamenti
  • usare server e risorse professionali, il fai da te in casa non va bene
  • creare un unico link in una unica direzione per evitare “loop”
  • pubblicizzare e documentare il link eventualmente creato affinchè sia disponibile per tutti, spiegando come utilizzarlo
  • contribuire con test a migliorare il software per nuove implementazioni
nota bene: quanto sopra indicato come configurazioni può essere soggetto di variazioni dovute a modifiche al software e ai server, questi articoli hanno la pretesa di servire come “spunto” di sperimentazione per poi essere adattati alle varie necessità e software in uso.

Buon divertimento, David IK5XMK

Di ik5xmk